I cuori

 

 

Tre donne, ognuna di loro porta un lungo camice che ne nasconde le forme, tranne quelle delle loro pance che sono gonfie e tonde.
Le tre aspettano un figlio, il loro primo figlio.
Le pance delle donne si mostrano piene e levigate, ricordano tre bellissime uova, tanto forti quanto fragili. Il disegno del domani dei propri figli con-dizionerà il comportamento delle tre donne che, mosse da un amore cieco, si spingeranno in azioni, paure e dinamiche nascoste nel più buio cassetto dell’animo umano.

I cuori battono nelle uova è un amore disperato, un vuoto incolmabile, un’esplosione di gioia.
I cuori battono nelle uova è un inno alla vita.

 

NOTE SULLA DRAMMATURGIA

Le parole sono inserite in un pentagramma drammaturgico proprio come le note abitano quello musicale; concetti secchi e feroci si alternano a pensieri grassi e sfarzosi, portatori di immagini poetiche e fiabesche che rileggono una realtà becera e ripetuta. Gli attori non hanno la possibilità di improvvisare o di sostituire una parola per un’altra, il rischio sarebbe quello di scordare uno strumento minuziosamen-te costruito per riportare un determinato suono: da una musicalità volutamente bambinesca che ricorda una semplice filastrocca ad un classico monologo pieno di emozioni, di pause e di silenzi.

Le parole di questo spettacolo sono in-gombranti ma al tempo stesso leggerissi-me, a servizio dell’attore e del racconto, coniugate ad una regia generosa di im-magini e suggestioni.

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