CARNET DE NOTE 2008
Carnet de Notes 2008
di e con
Franca Valeri
a cura di Giuseppe Marini
al pianoforte Ida Iannuzzi
tenore Edoardo Milletti
basso Federico Benetti
soprano Eleonora Caliciotti
Lo spettacolo-recital che vi porto l’ho intitolato Carnet de Notes 2008 per racchiudere in un titolo l’arco del mio cammino di lavoratrice del monologo.
Lo spettacolo contiene qualche pezzo noto e altri non tali, avrà la durata scorrevole dello spettacolo leggero, del resto cosa auspicabile.
Altre voci in scena: un pianoforte come nei primi Carnets e delle fresche voci liriche.
L’opera mi ha sempre appassionato e questa scelta viene anche dalla convinzione che la parola teme il potere della musica, le sue infinite aperture alla fantasia. Quindi mi impegnerò… a parole.
Giuseppe Marini, che mi ha genialmente sostenuto nello spettacolo Les Bonnes di Jean Genet, impaginerà le mie divagazioni in una cornice teatrale e Ida Iannuzzi sarà al pianoforte.
Franca Valeri
Ricordiamo con Ennio Flaiano, quel «… 1946 in cui funzionava a Roma un modesto cabaret, in una specie di teatrino parrocchiale. Il cabaret si chiamava l’Arlecchino e la fama delle serate che vi trascorreva l’intelligenza romana si diffuse ben presto in Italia». Legati a quel cabaret, Mazzarella, Caprioli, Bonucci, Salce, Buazzelli, Panelli. In seguito, iniziati da questa esperienza, Vittorio Caprioli e Alberto Bonucci inaugurarono un loro teatrino personale a Parigi, in compagnia con Franca Valeri. I tre del “Teatro dei Gobbi”, con lo spettacolo Carnet de notes… C’è uno spirito corrosivo che ha superato i salti del tempo e l’apparente mutare degli uomini, annidandosi in ciò che non può mutare, ed è la verifica dell’uomo nel suo ridicolo più corrente, che lo accompagna nella società. In Carnet de notes, Franca Valeri recitava: «Abbiamo dato al nostro spettacolo questo titolo per preservarci dalle minacce del secolo». Be’, le minacce persistono, più che mai, perciò riproporre l’antidoto scenico sarebbe opportuno.
Corriere della Sera Magazine
Alberto Bevilacqua
Quel guazzabuglio del cuore umano portato in scena da Franca Valeri nel suo “Carnet de Notes 2008” prima assoluta, e unico spettacolo, al Teatro Nuovo l’8 luglio, da questa eccezionale Donna di grande intelligenza lombarda, erede per molti versi di Don Lisander Manzoni, ci ha reso ancora più certi che, non c’è dubbio, da molti decenni, anch’Ella, come accadeva a Don Alessandro, al mattino trova già assisi al tavolo del suo scrittoio i tanti personaggi, di cui Ella ascolta le voci, e di cui ci dona voci-ritratti, indimenticabili, che impazienti l’attendono, affinché Lei li renda a noi tutti visibili e indimenticabili.
Chi mai altrimenti avrebbe dato voce-vita alla portinaia di Tosca (da Lei creata e portata in scena con un’altrettanto superba Adriana Asti nel bellissimo “Tosca e le altre” di qualche anno fa, chi se non Lei avrebbe portato in scena la Signorina Snob o la Sora Cecioni, e tanti altri personaggi, da quel lontano inizio negli anni Cinquanta fino ad oggi, fino appunto a questo spettacolo che al Teatro Nuovo di Spoleto le ha visto tributare una standing ovation, per una perfomance di rara bellezza.
La “lavoratrice del monologo” come Ella stessa si definisce, l’altra sera ha portato in scena pezzi noti e altri nuovi, scegliendo il contraltare di musica, con una pianista e tre cantanti lirici, che hanno punteggiato con grazia e con arie d’opere (scelte anch’esse dalla Valeri con ironia e sapienza), il suo bellissimo molteplice monologo.
da Spoleto Online
Matilde Tortora
Arie cantate nello spettacolo
G. Verdi: “Morir! Sì pura e bella!”
duetto Aida – Radames • Atto IV
dall’opera “Aida”
W. A. Mozart: “Dalla sua pace”
aria di Don Ottavio
dall’opera “Don Giovanni”
G. Rossini: “Non si dà follia maggiore”
aria di Fiorilla
dall’opera “Il turco in Italia”
G. Rossini: “Io! Medaglie incomparabili”
aria di Don Profondo
dall’opera “Il viaggio a Reims”
G. Puccini: “D’onde lieta uscì”
aria di Mimì • Atto III
dall’opera “La Boheme”
G. Donizetti: “Tornami a dir che m’ami”
duetto Norina-Ernesto • Atto II
dall’opera “L’elisir d’amore”
G. Donizetti
Finale Atto I
dall’opera “L’elisir d’amore”