MAL DI MADRE

MAL DI MA(D)RE

di Pierre Olivier Scotto e Martine Feldmann
traduzione di Franca Valeri

con

FRANCA VALERI e URBANO BARBERINI

scene e costumi Alessandro Chiti    luci Marco Palmieri

regia
PATRICK ROSSI GASTALDI

La storia è apparentemente molto semplice. Un giovane psicanalista lacaniano vede piombare un giorno nel suo studio una signora non proprio giovanissima che viene prontamente messa in guardia su quanto potrebbe essere rischioso sottoporsi ad una terapia analitica alla sua età. Lei però è determinata e vuole a tutti i costi dare sfogo ai suoi pensieri, ripercorrere le tappe del suo passato, per tentare di superare lo stato di solitudine in cui si trova. Fra scontri verbali e momenti di imbarazzo, dovuti per lo più ai capricci della sua paziente, il giovane psicanalista si lascia pian piano catturare dalle stravaganze dell’anziana signora, lasciando così affiorare lati del suo carattere che manifestano in fondo lo stesso mal di vivere: il bisogno di uscire allo scoperto, di farsi riconoscere.
Lei trova motivo di divertimento nello stravolgere ogni regola comportamentale che deve essere rispettata fra paziente ed analista ed è “maternamente” incuriosita, intenerita ed affascinata dalla personalità del giovane medico. Chi dei due, ora, ha più bisogno dell’altro?
L’intuizione felice dell’autore è nell’aver individuato il gusto della liberazione e della identità in due creature così diverse, che intendono consumare la preziosa opportunità che la vita offre loro nel bisogno di esprimere tenerezza e di riceverne, nella crescente consapevolezza di fare soprattutto del bene a se stessi.
Mal di ma(d)re è una commedia divertente, tenera e commovente, che affronta il tema della solitudine senza mai cadere nel facile patetismo e che rappresenta, con lieve sarcasmo, la rivincita della semplicità sulla complessità, della realtà sulla dottrina, del vivere sul vedersi vivere.

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